10 Gennaio 2025
Comunicati
Il C.A.A.T. rafforza l’impegno contro il lavoro irregolare: firmato il Protocollo di Intesa con l’Ispettorato del Lavoro

Il C.A.A.T., con oltre 200 operatori e un giro d’affari di 500 milioni di euro, è un punto cruciale per l’agroalimentare italiano.

Il Consiglio di Amministrazione, in continuità con il precedente Organo amministrativo, ha proseguito con fermezza e convinzione nelle azioni a sostegno della legalità e della sicurezza all’interno del Centro.

Il Centro Agro Alimentare di Torino (C.A.A.T.) nella mattinata di mercoledì 4 dicembre, ha compiuto un passo decisivo nel contrasto al lavoro irregolare e nel rafforzamento della cultura della legalità nel settore agroalimentare.

 

È stato infatti sottoscritto un Protocollo di Intesa con l’Ispettorato del Lavoro – Area Metropolitana Torino Aosta, un’alleanza che segna un impegno concreto e continuo da parte di entrambe le istituzioni per garantire la regolarità e la sicurezza negli ambienti di lavoro, promuovendo un mercato agroalimentare più sano, trasparente e competitivo.

Il Protocollo firmato tra il C.A.A.T. e l’Ispettorato del Lavoro mira a contrastare il lavoro sommerso e irregolare, promuovendo azioni sinergiche che, nel rispetto delle prerogative, favoriscano il perseguimento degli obiettivi dell’Intesa anche attraverso l’organizzazione di momenti formativi, rivolti ai titolari delle ditte di movimentazione, al fine di promuovere la cultura della legalità e della regolarità lavorativa.

 

Il C.A.A.T. introdurrà anche un sistema di segnalazione anonima, uno strumento fondamentale, in grado di garantire l’anonimato, per segnalazioni su caporalato e lavoro nero.

Ogni anno, a novembre, le parti si incontreranno per valutare i risultati delle azioni intraprese, assicurando un monitoraggio continuo.

 

Il C.A.A.T. continua nel percorso volto a promuovere una concorrenza sana, basata su regole certe, condivise e sulla trasparenza; si tratta di un’attività che non può considerarsi come un’iniziativa unilaterale, ma che deve vedere ogni impresa che opera all’interno delle nostre aree come parte attiva per una propria tutela e per creare condizioni di lavoro giuste.