12 Ottobre 2018
Comunicati
MISURE ECCEZIONALI PER LA PREVENZIONE DI IRREGOLARITÀ NEL CENTRO E RELATIVE MODIFICHE REGOLAMENTARI (II aggiornamento)

Prot. 216 Grugliasco, lì 2 aprile 2015

Spett.li

Titolari Imprese

operanti presso il CAAT

MISURE ECCEZIONALI PER LA PREVENZIONE DI IRREGOLARITÀ NEL CENTRO E RELATIVE MODIFICHE REGOLAMENTARI (II aggiornamento)

Si trasmette circolare di tenore regolamentare sulle misure eccezionali per la prevenzione di irregolarità nel Centro e relative modifiche regolamentari (si noti bene: Art. 2.3 e Art. 48 Bis), entrate in vigore il 1 dicembre 2014 e qui riproposte con alcune modifiche, richieste presso il tavolo di lavoro istituito dall’Assessorato al Lavoro della Città di Torino, modifiche evidenziate in azzurro e in vigore dalle ore 0,00 di LUNEDI’ 9 MARZO 2015 (portate dalla circolare prot. 150 del 5/3/2015) e di alcune ulteriori lievi modifiche in colore giallo, in vigore dal 2 APRILE 2015

OGGETTO: rafforzamento degli strumenti sanzionatori nei riguardi di soggetti sprovvisti di titolo ad accedere nel Centro e dei soggetti che ne siano responsabili.

Come sollecitato dal Socio di Maggioranza del Centro – Città di Torino – e deliberato dal Consiglio di Amministrazione di questa Società, faccio seguito a quanto già direttamente anticipato alle imprese di movimentazione in occasione della riunione svoltasi presso gli uffici CAAT il 23 settembre u.s. al fine di precisare quanto segue.

Come Vi è ben noto, qualsiasi individuo e mezzo intenda accedere al Centro deve previamente munirsi di tessera d’accesso che CAAT ScpA rilascia, dietro richiesta e pagamento delle tariffe previste, a condizione che il richiedente sia in possesso di un legittimo interesse ad accedere al Mercato nonché delle prerogative/dei documenti previsti dal regolamento e/o dalle circolari anche successive emesse dalla Direzione.

Il possesso della tessera, che è e resta di proprietà di CAAT, è legittimo fintantoché si conservano in capo al titolare i requisiti stabiliti da questa società per l’accesso al Centro, ovvero i presupposti in base ai quali CAAT ebbe a rilasciare il badge. Se quei requisiti vengono meno è obbligo del titolare della tessera – e, con lui, del suo datore di lavoro – di immediatamente restituirla al Centro.

 

La tessera CAAT, dunque, è strettamente personale, non cedibile, è e resta sempre in proprietà di CAAT ScpA a cui va restituita a semplice richiesta e non appena cessano i requisiti che ne permisero il rilascio.

 

Essa dev’essere costantemente in possesso del suo titolare quando questi si trova nelle aree del Mercato e dev’essere inserita dal suo titolare negli appositi varchi ad ogni ingresso/uscita dal Centro nonché rammostrata a semplice richiesta del personale CAAT e/o dei suoi delegati ad operare i servizi di Guardiania/Vigilanza.

E’ preciso obbligo del titolare della tessera nonché, per i collaboratori, dei titolari delle relative imprese e/o del delegante di costantemente e tempestivamente informare CAAT SCpA di qualsiasi modificazione/cessazione delle condizioni che consentirono al soggetto/al mezzo di ottenere la tessera d’accesso. Cessazione a cui segue l’obbligo d’immediata restituzione della tessera a questa Società.

Esemplarmente dunque, anche a fronte di soggetti in prova, il datore di lavoro o il soggetto che ne sia anche altrimenti responsabile, deve previamente chiedere e ottenere presso CAAT la relativa tessera d’accesso e, immediatamente, riconsegnarla a CAAT al termine – per qualsiasi motivo – del rapporto di lavoro o comunque delle condizioni in base a cui era stata richiesta e rilasciata.

Per le tessere dei lavoratori/delegati sussiste e permane la responsabilità del datore di lavoro/delegante in ordine a ogni comportamento assunto dal titolare della tessera entro il Centro, e ciò dacché questi acceda e finché non esca dal perimetro – interno ed esterno alla recinzione – del Mercato.

E’ anche obbligo del datore di lavoro/del delegante di sincerarsi che la tessera del lavoratore/delegato sia costantemente in possesso e in uso all’effettivo titolare e non ad altri.

 

Il mancato rispetto di queste – basilari ed ovvie – regole comporta la facoltà di CAAT (prevista dal regolamento in via generale a fronte del mancato rispetto delle regole interne) di sospendere o ritirare del tutto – ed anche per sempre – la tessera. Ciò in aggiunta alle altre penalità di volta in volta previste.

 

Il ritiro della tessera potrà prodursi, come già noto, sia in capo al titolare sia in capo al soggetto che a qualsiasi titolo sia responsabile della presenza del soggetto nel Mercato sia, ancora, verso l’intera impresa (titolare e collaboratori) a cui appartenga il soggetto che si sia reso artefice di così grave violazione.

Qualsiasi soggetto sia sorpreso privo di tessera nelle aree del Mercato viene identificato ed accompagnato fuori dal suo perimetro e, nei casi più gravi (reiterazione/danneggiamenti o altri illeciti) querelato presso la Procura della Repubblica.

E’ inoltre ben noto a chiunque che i soggetti che sono legittimamente ammessi nel Centro e, perciò, muniti da CAAT ScpA di tessera d’accesso s’obbligano a prendere adeguata conoscenza delle regole interne di sicurezza del Mercato ai sensi del D. Lgs. 81/08.

Questa Società ha infatti ribadito in innumerevoli occasioni come sia fondamentale, per la tutela di tutti coloro – a qualsiasi titolo – frequentino il Mercato, la più scrupolosa attenzione di chiunque vi sia ammesso ai profili della sicurezza del lavoro e, più in generale, alla costante e adeguata tutela della propria ed altrui incolumità.

A quanto sopra s’aggiunga la sollecitazione ricevuta dal Comune di Torino affinché quest’Ente Gestore incrementi la collaborazione – peraltro già da anni intrapresa – con le Pubbliche Autorità preposte al fine di debellare il lavoro c.d. nero (anche “di ritorno”: breve assunzione seguita da lavoro irregolare) o grigio (cioè l’impiego di un lavoratore per un orario eccedente quello proprio del suo inquadramento) entro la struttura.

Date queste premesse, CAAT ScpA non tollererà oltre, agendo anche per il risarcimento del danno d’immagine ed anche verso i soggetti che siano a vario titolo responsabili, che il suo nome sia accostato a comportamenti illeciti a tal riguardo posti irresponsabilmente in essere da altri.

con ciò,

SI COMUNICA CHE:

 

1) NON E’ CONSENTITO AI LAVORATORI DI TRATTENERSI ENTRO IL C.A.A.T. OLTRE L’ORARIO DI LAVORO, E CIO’ SOTTO LA PRECISA VIGILANZA E RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA D’APPARTENENZA

E’, come noto, preciso obbligo del datore di lavoro d’assicurarsi che i propri dipendenti/soci lavoratori, una volta terminato il proprio orario di lavoro, abbandonino la struttura mercatale senza trattenervisi oltre.

Resta inteso che la responsabilità -anche economica- per siffatti comportamenti, come peraltro in ordine a qualsiasi violazione del Regolamento di Centro, sarà attribuita sia al titolare della tessera sia all’impresa d’appartenenza.

1.1) Consegna dell’elenco dei lavoratori/soci con il relativo orario di lavoro:

Entro il termine ultimo ed essenziale del 15 dicembre 2014 il Titolare di ogni impresa di movimentazione ha dovuto fornire a CAAT -sotto la sua esclusiva responsabilità di legale rappresentante quanto alla piena veridicità, esaustività ed esattezza dei contenuti- formale dichiarazione su propria carta intestata e con firma del legale rappresentante contenente l’elenco dei propri lavoratori/soci e, per ciascuno, l’orario di lavoro.

1.2) Comunicazione delle variazioni nell’elenco dei lavoratori/soci e del relativo orario di lavoro.

E’ preciso obbligo dell’impresa di movimentazione, in persona del suo legale rappresentante, di immediatamente comunicare a CAAT ogni variazione abbia a prodursi in capo all’elenco.
La mancata o intempestiva comunicazione delle variazioni prodottesi nell’elenco comporterà l’applicazione di una penalità pari ad Euro 500,00 per il primo episodio, elevabile da CAAT ad euro 2.000,00 in caso di recidiva.

Le penalità dovranno essere pagate entro e non oltre il termine assegnato a CAAT con apposita comunicazione. Decorso tale termine senza che sia pervenuta la documentazione ed effettuato il pagamento della penalità comminata, si procederà al blocco delle tessere tutte dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti per un mese. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi. I soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché duri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

La presentazione della documentazione richiesta e il contestuale pagamento di una penalità di euro 3.000,00 (tremila) consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Decorso viceversa invano il mese di blocco, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito residuo e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi. I titolari/legali rappresentanti dell’impresa revocata e/o i dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

NUOVA PRASSI CHE VERRA’ ADOTTATA DA CAAT A MEZZO DI PERSONALE PROPRIO O DI TERZI INCARICATI:

Una volta in possesso dell’elenco dei lavoratori/soci e del relativo orario di lavoro, CAAT potrà confrontare i dati forniti dai legali rappresentanti dell Imprese/Cooperative di Movimentazione, con le risultanze del sistema informatico di accessi/uscite del singolo dal Centro, rendendoli inoltre immediatamente disponibili alle competenti Pubbliche Autorità per ogni più opportuna verifica ed approfondimento.

Gli addetti al servizio di Vigilanza del Centro saranno forniti di detti elenchi e provvederanno a controlli a campione sul personale presente in mercato.

La presenza in Mercato del singolo lavoratore prima od oltre l’orario di lavoro comunicato ovvero laddove anche altrimenti essa sia ritenuta da CAAT anomala rispetto a quanto comunicato, comporterà l’emissione di apposita segnalazione d’anomalia all’indirizzo del legale rappresentante dell’impresa il quale dovrà -entro il termine ultimo ed essenziale della fine del mese successivo- provvedere a fornire idoneo giustificativo, adeguatamente documentato (anzitutto attraverso la presentazione del libro unico aziendale in originale) per il chiarimento circa l’anomalia riscontrata.

Sarà, ad esempio, ritenuta automaticamente anomala -fatta salva la facoltà di giustificazione di cui sopra- la permanenza di un lavoratore entro il perimetro del Centro oltre le 6 ore giornaliere qualora figuri assunto con contratto part time orizzontale a 4 ore.

1.3) Mancata presentazione di giustificativo sulla presenza al Centro di lavoratori/soci oltre l’orario di lavoro dichiarato.

Qualora nel predetto termine essenziale della fine del mese successivo, ed entro ulteriori quindici giorni dalla sua scadenza, non venga presentato dall’imprenditore a CAAT alcun valido giustificativo della riscontrata anomalia ciò comporterà l’applicazione di una penalità in capo all’impresa pari ad euro 1.000,00. Decorsi invano ulteriori 15 giorni si applicherà a carico dell’impresa un’ulteriore penalità di euro 1.500,00.

Decorso invano il termine di ulteriori 15 giorni senza che l’operatore abbia provveduto a fornire il giustificativo richiesto e versare gli importi di cui sopra, si procederà all’immediato blocco delle tessere tutte dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti per un mese e all’immediata segnalazione della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi. I soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché duri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

La presentazione della documentazione richiesta e il contestuale pagamento di una penalità di euro 3.000,00 (tremila) consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Decorso viceversa invano il mese di blocco o in presenza di ulteriori abusi sulle tessere durante questo periodo, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito residuo e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi.

I titolari/legali rappresentanti dell’impresa revocata e/o i dipendenti/soci dell’impresa sospesa potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

Inadeguatezza della documentazione presentata ai fini della giustificazione delle anomalie riscontrate da Caat.

1.4) L’inadeguata giustificazione dell’anomalia

(tale ritenuta ad insindacabile giudizio di CAAT) potrà determinare, a discrezione di CAAT, l’immediato blocco delle tessere tutte dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti per un mese e all’immediata segnalazione della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi. I soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché duri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

La ripresentazione dell’adeguata documentazione richiesta e il contestuale pagamento di una penalità di euro 3.000,00 (tremila) consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Decorso viceversa invano il mese di blocco o in presenza di ulteriori abusi sulle tessere durante questo periodo, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito residuo e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi.

I titolari/legali rappresentanti dell’impresa revocata e/o i dipendenti/soci dell’impresa sospesa potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

ATTENZIONE:

Nel caso di comportamenti ritenuti da CAAT di particolare gravità – oltre, in ogni caso, alla comunicazione della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS e all’adozione delle eventuali altre tutele regolamentari e di Legge – CAAT potrà revocare definitivamente le tessere, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito residuo e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi.

I titolari/legali rappresentanti dell’impresa revocata e/o i dipendenti/soci dell’impresa sospesa potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

 

2) CONVOCAZIONE DELL’IMPRESA DI MOVIMENTAZIONE OPERANTE NEL CENTRO – DOCUMENTI SULLA REGOLARITA’ DELLA FORZA LAVORO E DELL’IMPRESA

Fermi gli obblighi di cui al punto 1) che precede, è inoltre diritto di CAAT quello di convocare, ad insindacabile giudizio dell’Ente Gestore, il titolare/i di una o più imprese di movimentazione operanti nel Centro affinché il legale rappresentantedichiari formalmente, presentando – per ogni lavoratore – i relativi documenti in originale, la regolarità d’assunzione e l’orario di lavoro.

Tale dichiarazione e documentazione sarà da effettuarsi nei termini di seguito precisati (od in quelli anche ulteriori o diversi che CAAT andrà in seguito a specificare a mezzo della convocazione della/e impresa/e o cooperativa/e di movimentazione) a pena – nel caso di mancata presentazione/collaborazione – d’immediato blocco delle tessere dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti, blocco che permarrà sino a presentazione e verifica dei documenti. I soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché duri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

Occorrerà inoltre che la singola impresa, appena ne sia fatta richiesta e nel termine ultimo ed essenziale assegnatole da CAAT, provveda a tempestivamente consegnare all’Ente Gestore:

a. Statuto

b. Atto costitutivo

c. Libro unico aggiornato

d. Dvr – Documento valutazione rischi aziendale firmato da: Datore di Lavoro, RSPP e Medico competente.

e. Nomi e numeri dell’RSPP / Medico Competente / addetti primo soccorso e antincendio

f. Regolamento interno depositato presso l’Ufficio del lavoro come richiesto per legge

g. Abilitazioni richieste al titolare (requisiti di idoneità tecnico professionale etc) e attestazione- tramite visura Camerale in corso di validità- dell’autorizzazione dell’impresa all’esercizio dell’attività di FACCHINAGGIO

h. Formazione: movimentazione/manuale dei carichi.

i. DURC in corso di validità

j. Ultimo bilancio depositato

k. Lista dei nominativi degli operatori carrellisti e relativi attestati

l. Assicurazione rtc/o

Sarà quindi, come di consueto, preciso obbligo del legale rappresentante della singola impresa, di tempestivamente comunicare e documentare a CAAT ogni variazione abbia a prodursi in capo ai lavoratori, dipendenti oppure soci, nonché ai detti documenti Aziendali.

La mancata o intempestiva comunicazione delle variazioni prodottesi comporterà l’applicazione di una penalità pari ad Euro 500,00 per il primo episodio, elevabile da CAAT ad Euro 1.500,00 in caso di recidiva.

La penalità dovrà essere pagata entro e non oltre il termine fissato nella comunicazione con cui viene impartita. Decorso tale termine senza che sia pervenuta la relativa documentazione ed effettuato il pagamento della penalità comminata, si procederà al blocco delle tessere tutte dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti per un mese. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché perduri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti. La presentazione della documentazione richiesta e il contestuale pagamento di una penalità di euro 3.000,00 (tremila) consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Decorso viceversa invano il mese di blocco, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi.

I titolari/legali rappresentanti dell’impresa revocata e/o i dipendenti/soci dell’impresa sospesa potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

2.1) Presentazione del DURC, trimestralmente e quand’anche altrimenti richiesto da CAAT.

In relazione al DURC in corso di validità, ogni impresa di movimentazione operante nel Centro s’obbliga a presentarlo spontaneamente a CAAT una volta ogni trimestre ed inoltre quand’anche altrimenti richiestole da CAAT. In tal ultimo caso, qualora esso non sia a quel momento disponibile ma l’impresa dimostri di averne già formulata richiesta di rilascio, il termine per la presentazione dello specifico documento verrà differito di quarantacinque giorni. Decorso tale termine, da considerarsi ultimo ed essenziale, la mancata presentazione del DURC, anche senza ulteriore sollecito da parte di CAAT, produrrà, previa comunicazione di CAAT che renderà pubblica l’imminente applicazione della misura nei riguardi dell’impresa, la revoca con mero preavviso di decorrenza di un mese delle tessere tutte dell’impresa, con apprensione a CAAT all’eventuale credito residuo. I legali rappresentanti e i dipendenti/soci dell’impresa revocata, se con l’uso delle tessere di detta impresa, non potranno più operare nel Centro, nemmeno tramite terzi, con segnalazione inoltre della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS. In tal ipotesi, dunque, i titolari/legali rappresentanti e/o i dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

 

2.2) Documentazione incompleta o eventuale riscontro di anomalie sulla documentazione presentata

Qualora nel termine essenziale assegnato da CAAT, ed entro ulteriori quindici giorni dalla sua scadenza, non venga presentata dall’imprenditore la documentazione completa ossia in sede di successivo esame da parte di CAAT la documentazione risulti incompleta ossia contraddetta rispetto a quanto riscontrato da CAAT attraverso il comportamento dell’impresa/dei suoi lavoratori/soci, ciò comporterà l’applicazione di una penalità a carico dell’impresa pari ad euro 1.000.

Decorso invano il termine essenziale che CAAT potrà assegnare per rimuovere l’anomalia senza che l’impresa vi abbia provveduto e senza che le penalità siano versate, ciò comporterà l’immediato blocco delle tessere tutte dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti per un mese. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi, con segnalazione inoltre della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché perduri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

La presentazione della documentazione richiesta e il contestuale pagamento di una penalità di euro 3.000,00 (tremila) consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Decorso viceversa invano il mese di blocco, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi. In tal ipotesi, dunque, i titolari/legali rappresentanti e/o i dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

 

3) CONSEGUENZE DELLA MANCATA COMUNICAZIONE AD OPERA DELL’IMPRESA DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO/DELLA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO

Laddove CAAT abbia comunque notizia dell’avvenuta (e non comunicata dal datore) cessazione del rapporto di lavoro senza tempestiva restituzione della tessera del lavoratore a CAAT o comunque sia altrimenti sorta in capo a CAAT la necessità di condurre verifiche sul punto, CAAT potrà senz’altro procedere all’immediato blocco cautelativo di tutte le tessere dell’impresa d’appartenenza.
Da quel momento, e fino al completamento della verifica, l’impresa/cooperativa non potrà operare nel Centro.

3.1) Riattivazione delle tessere rispetto al blocco cautelativo

Per ottenere la riattivazione il legale rappresentante dovrà previamente presentarsi al CAAT:
a. in presenza dei singoli lavoratori -tramite presentazione dei contratto di lavoro, le ultime due buste paga (con idonei riscontri in merito all’effettiva corresponsione della retribuzione) e DURC, nonchè mediante ulteriore documentazione nei termini anche ulteriori e/o diversi richiesti da CAAT – documentare la regolarità e il vigore degli altri rapporti di lavoro per cui sussistano a quel momento tessere CAAT nonché:

b. versare una penalità di EURO1.000,00 (mille) per ogni violazione contestata da CAAT.

In difetto e fino a quel momento le tessere tutte dell’impresa resteranno sospese e bloccate, al pari di quelle dei titolari/legali rappresentanti della stessa.

3.2) Mancata presentazione del lavoratore per blocco tessera

Laddove, nel termine essenziale assegnato da CAAT il titolare, non si presenti accompagnato dal lavoratore titolare della singola tessera bloccata, essa rimarrà bloccata per ulteriori giorni quindici in attesa che titolare e dipendente si ripresentino. Decorso invano tale termine, s’assumerà il rapporto di lavoro concluso.

L’impresa di movimentazione dovrà in tal ipotesi versare a CAAT una penalità di EURO 1.000 (mille) e la tessera del singolo lavoratore verrà revocata a titolo definitivo.
ATTENZIONE:

Qualora i dipendenti/soci delle imprese/cooperative di movimentazione si trattengano in ferie o in malattia oltre i 15 gg lavorativi è fatto obbligo al datore di lavoro di immediatamente comunicare la situazione per iscritto al CAAT che provvederà al blocco immediato temporaneo della tessera. Lo sblocco si produrrà non appena il titolare s’abbia a ripresentare a CAAT col dipendente, al rientro dal periodo di malattia o feriale.

Sono salve in capo a CAAT le anche ulteriori tutele per i danni e le conseguenze tutte legate all’abuso, che sia nel mentre compiuto, della tessera non tempestivamente restituita.

 

4) LE IMPRESE DI MOVIMENTAZIONE CHE RISULTANO INATTIVE SARANNO SENZ’ALTRO ESTROMESSE DAL CENTRO

Con decorrenza dal 15 dicembre 2014 le imprese che risulteranno:

– Prive di tessere d’accesso al Centro

– Inattive di fatto o attraverso le risultanze del Registro imprese

saranno oggetto di revoca definitiva dell’autorizzazione ad operare presso il Centro

5) OGNI ADDETTO DELLE IMPRESE DI MOVIMENTAZIONE (ANCHE APPALTATRICI PRESSO I GROSSISTI) DOVRA’ COSTANTEMENTE INDOSSARE GIUBBINO DISTINTIVO DELL’IMPRESA D’APPARTENENZA E TESSERINO DI RICONOSCIMENTO CON NOME E FOTOGRAFIA (come peraltro previsto dall’art. 8 del D. Lgs. 81/08)

Come ben noto, si tratta di previsione già presente nel Regolamento di Centro, via via ribadita in varie circolari sul punto e, peraltro, propria dell’art. 8 del D. Lgs. 81/08. Come parimenti noto, è preciso obbligo del Datore di Lavoro sincerarsi costantemente che i mezzi di tutela e prevenzione siano effettivamente adottati dalla forza lavoro. I Carrellisti devono riportare la qualifica “carrellista” sul giubbino personalizzato dell’impresa d’appartenenza, e ciò in alto oltre la metà del busto sulla parte posteriore dell’indumento. Le lettere dovranno consentire adeguata visibilità della scritta ed essa dovrà essere di colore diverso da quello del giubbino in modo da indiscutibilmente risaltare, e ciò ad insindacabile giudizio di CAAT.

In difetto di quanto sopra, CAAT procederà all’immediata sospensione delle tessere tutte dell’impresa e dei titolari/legali rappresentanti della stessa finché non venga dimostrata la disponibilità e l’adozione ad opera dell’intera forza lavoro di siffatti elementi.

Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché perduri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

Ogni violazione di siffatta prescrizione comporterà inoltre l’applicazione di una penalità di Euro 50,00 in capo al lavoratore ed Euro 200,00 in capo all’impresa inadempiente per complessivi Euro 250,00 da corrispondersi entro il termine di giorni 15 dalla comunicazione di penalità a pena della sospensione della tessera del lavoratore / dei legali rappresentanti dell’impresa per un mese, periodo nel quale non potranno accedere al Centro. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché perduri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

La dimostrazione di aver sanato gli inadempimenti in capo all’intera forza lavoro, con il contestuale pagamento di un’ulteriore penalità di euro 1.000,00 (mille) a carico dell’impresa oltre agli importi già precedentemente maturati a titolo di penalità, consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Decorso invano il mese di blocco, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito residuo e revoca definitiva della possibilità per il lavoratore e i legali rappresentanti dell’impresa di operare nel Centro. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

 

6) NEL CASO DI SCOPERTA DI LAVORATORI IRREGOLARI OPERANTI PER UN’IMPRESA DEL CENTRO

Laddove CAAT abbia a rilevare che un soggetto sorpreso senza titolo abilitativo (tessera d’accesso) entro il Centro svolga attività in favore di un’impresa di movimentazione operante nel Centro ciò produrrà l’immediato blocco delle tessere tutte dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti per un mese. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e durante il periodo di sospensione, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi, con segnalazione inoltre della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché perduri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

La presentazione della documentazione richiesta, il contestuale pagamento di una penalità di euro 6.000,00 (seimila) e nel contempo la dimostrazione dell’avvenuta assunzione del/i lavoratore/i irregolare/i individuato /i da CAAT a tempo indeterminato (salva accertata irreperibilità dello stesso o sua incontrovertibile volontà di non essere assunto, tali in ogni caso giudicate da CAAT) consentiranno lo sblocco delle tessere.

Decorso viceversa invano il mese di blocco, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi. In tal ipotesi, dunque, i titolari/legali rappresentanti e/o i dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

Nel caso di recidiva o di comportamenti ritenuti da CAAT di particolare gravità – oltre, in ogni caso, alla comunicazione della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS e all’adozione delle eventuali altre tutele regolamentari e di Legge CAAT revocherà in ogni caso definitivamente le tessere dell’impresa e dei suoi legali rappresentanti così cessando la possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi. In tal ipotesi, dunque, i titolari/legali rappresentanti e/o i dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

L’Operatore Grossista che si sia avvalso del lavoratore irregolare sarà tenuto a sua volta a versare a CAAT una penalità di euro 6.000 (seimila) per ogni lavoratore irregolare presente nel suo stand. Nel caso di recidiva CAAT s’attiverà ai fini della risoluzione del contratto di locazione, ferma in ogni caso restando la segnalazione del comportamento – anche in ordine al grossista – all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS.

L’Imprenditore agricolo che si sia avvalso del lavoratore irregolare sarà tenuto a sua volta a versare a CAAT una penalità di euro 2.000 (duemila) per episodio. Nel caso di recidiva CAAT si attiverà ai fini della risoluzione del contratto di locazione, ferma in ogni caso restando la segnalazione del comportamento – anche in ordine all’imprenditore agricolo – all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS.

Il personale CAAT adibito ai controlli potrà accedere presso tutte le aree di sua proprietà anche locate del Centro al fine di identificare i soggetti colà presenti e verificare la regolarità/estensione delle tessere CAAT in loro possesso e dei requisiti previsti dal punto 5 del presente testo.

Farà fede ciò che verrà visivamente riscontrato da CAAT. In particolare il lavoratore verrà ritenuto un lavoratore irregolare del soggetto (imprenditore movimentatore, grossista produttore insediato, fornitore, cliente acquirente, fornitore di servizi ecc.) presso cui si svolge il controllo qualora stia palesemente lavorando, oppure stia spostando/pesando/movimentando merce di proprietà di questi e il soggetto individuato non risulti cliente dello stesso in possesso di idoneo badge (acquirente) CAAT.

Al personale CAAT o terzo adibito ai controlli dovrà essere da chicchessia consentito entro tutta la proprietà di CAAT di procedere al controllo di ogni veicolo, e ciò anche mediante apertura del mezzo e identificazione delle persone che vi siano comunque trasportate. Laddove il conducente si rifiuti di procedervi, o rifiutino il controllo le persone da questo irregolarmente trasportate, il mezzo dovrà per ciò solo ed immediatamente abbandonare il Centro.

ATTENZIONE:

Qualora dal controllo emergesse che colui che è in possesso del badge rilasciato dall’Ente Gestore abbia favorito l’accesso illegale di persone non autorizzate o comunque prive dei requisiti per accedere alla struttura, o che le persone trasportate rifiutino di mostrare i propri documenti di identità o ne siano sprovvisti, egli verrà immediatamente denunciato alle competenti autorità da parte di CAAT. Il badge di accesso dell’interessato verrà immediatamente bloccato per un mese e all’intestatario verrà impedito l’accesso alla struttura mercatale per tale periodo. Ogni eventuale violazione comporterà il raddoppio del periodo di sospensione. La riattivazione del Badge avverrà solo dietro pagamento di una penalità di € 500 per ogni persona non autorizzata che egli stava trasportando all’interno del Centro.

7) IMPRESE/COOPERATIVE DI MOVIMENTAZIONE: COMPARTECIPAZIONE ALLE SPESE DI GESTIONE/OBBLIGO DI DEPOSITO CAUZIONALE E DI RIMBORSO A CAAT DELLE SPESE ISPETTIVE

Le imprese di movimentazione, dal 1 gennaio 2015, dovranno versare a CAAT – per poter continuare ad operare nella struttura ed a pena della immediata revoca dell’autorizzazione ad operarvi in caso di mancato adempimento, – un ammontare a titolo di compartecipazione alle spese di Gestione della struttura che verrà quantificato a breve dall’Ente gestore sulla base di un parametro fisso per impresa e di un parametro variabile a seconda del dimensionamento dell’azienda. Tale quota, a titolo esemplificativo, comprenderà una percentuale dei costi sostenuti da CAAT per la pulizia, l’illuminazione, la manutenzione delle aree comuni oltre che per i servizi di portineria e vigilanza e la gestione amministrativa dei movimentatori nonché per la fruizione ad opera di costoro del Centro, allo scopo di sviluppare la propria attività.

7.1) Garanzia fideiussoria

Dal 1 gennaio 2015 le imprese di movimentazione dovranno essere in possesso di garanzia cauzionale/fideiussoria (a prima richiesta assoluta e con esclusione del beneficio di previa escussione del debitore e/o di eventuali coobbligati – rilasciata da primaria compagnia bancaria o assicuratrice espressamente a ciò abilitata –) affinché CAAT possa eventualmente, di volta in volta, farne uso – in difetto di spontaneo adempimento da parte dell’impresa – per il pagamento di siffatti oneri oltre che delle penalità applicate in forza del regolamento, come integrato con la presente e le precedenti circolari.

L’ammontare della garanzia che ogni operatore dovrà fornire sarà stabilita annnualmente dal Consiglio d’Amministrazione di CAAT in una quota fissa a cui sommare una quota variabile per ogni dipendente/socio dell’impresa con calcolo sulle assunzioni in media annua.
Tale garanzia – qualora L’Ente Gestore dovesse attingervi – andrà ripristinata da parte dell’operatore di movimentazione entro il termine ultimo ed essenziale di 30 giorni.

Decorso invano il detto termine, si produrrà l’immediato blocco delle tessere dell’impresa. Comunque i legali rappresentanti e, se con l’uso delle tessere dell’impresa soggetta a sospensione, i dipendenti/soci della stessa non potranno, in tal caso e finchè la garanzia non sia stata ripristinata, operare nel Centro, nemmeno tramite terzi. In tal ipotesi, dunque, i soli dipendenti/soci dell’impresa sospesa, fintantoché perduri la sospensione, potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

Decorsi invano tre mesi di blocco, le tessere saranno definitivamente revocate, con apprensione a CAAT dell’eventuale credito e revoca definitiva della possibilità per l’impresa di operare nel Centro, anche tramite terzi.

In tal ipotesi, dunque, i titolari/legali rappresentanti e/o i dipendenti/soci dell’impresa revocata potranno nuovamente accedere al Centro valendosi di tessera emessa a loro nome in favore di altra impresa di movimentazione, a quel momento in regola con le prescrizioni C.A.A.T., presso la quale risultino regolarmente assunti.

8) ISTITUZIONE DELLA COSIDDETTA “PATENTE A PUNTI”

Viene istituita in Mercato, in ordine a ogni tessera d’accesso, una “patente a punti” di durata biennale.

I destinatari sono individuati nelle seguenti categorie: Clienti acquirenti, Autisti/autotrasportatori, dipendenti delle Imprese Grossiste, delle Imprese di Servizi e dei Movimentatori. Per gli altri, ovvero i Titolari è previsto esclusivamente il pagamento delle sanzioni previste da regolamento nella misura massima, ulteriormente raddoppiata in caso di recidiva.

Con ciò, per ognuno dei predetti soggetti ammessi ad accedere nel Centro, ad ogni violazione di regolamento e delle circolari via via trasmesse (che s’intendono pubblicate allorché esposte sul sito internet www.caat.it) (mancato rispetto dei limiti, sensi di marcia, comportamento irrispettoso etc.) che non abbia prodotte, a giudizio di CAAT, gravi conseguenze corrisponderà la perdita di un punto dei cinque disponibili.

Il saldo dei cinque punti sarà ripristinato decorsi i due anni purché la patente disponga ancora di punti residui.
Ad ogni irregolarità corrisponderà il blocco cautelativo della tessera con convocazione del soggetto che se n’è reso artefice e del suo eventuale datore di lavoro in Direzione. Costoro dovranno versare ciascuno una penalità a CAAT secondo quanto previsto dalla presente circolare, a pena della sospensione della tessera per un mese.

Ogni violazione di siffatte prescrizioni comporterà l’applicazione di una penalità di Euro 100,00 in capo al lavoratore ed Euro 200,00 in capo all’impresa inadempienti per complessivi Euro 300,00 da corrispondersi entro il termine di giorni 15 dalla comunicazione di penalità a pena della sospensione della tessera del lavoratore / del titolare per un mese, periodo nel quale non potranno accedere al Centro.

La dimostrazione di aver sanato gli inadempimenti in capo all’intera forza lavoro, con il contestuale pagamento di un’ulteriore penalità di euro 300,00 (trecento) oltre agli importi già precedentemente maturati a titolo di penalità consentirà lo sblocco anticipato delle tessere.

Ove poi il soggetto termini i 5 punti nei 2 anni egli verrà definitivamente allontanato dal Centro e il suo nome inserito in un’apposita Black List di soggetti indesiderati che, per i due anni successivi, non potranno disporre a nessun titolo di una tessera d’accesso al Centro.

Sarà con ciò onere delle imprese che intendano assumere un soggetto domandare per iscritto previamente a CAAT se questi compaia iscritto nella menzionata Black List di CAAT giacché con ciò egli non potrà, fino a scadenza del relativo periodo, accedere al Mercato.

9. CONSEGUENZE PER IRREGOLARITA’ COMMESSE DA CLIENTI ACQUIRENTI O FORNITORI DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DEL CENTRO

Laddove CAAT rilevasse che un soggetto sorpreso senza titolo entro il Mercato vi compaia per conto di Clienti Acquirenti o Fornitori del Centro o di aziende presenti in Mercato non oggetto di autonoma regolamentazione da parte dell’Ente Gestore, procederà – oltre all’allontanamento immediato del soggetto irregolare – ad applicare una penale di € 500 (cinquecento) in capo al Cliente Acquirente o Fornitore o all’azienda non altrimenti oggetto di autonoma regolamentazione da parte dell’Ente Gestore, a pena del permanere della sospensione della tessera e con segnalazione della circostanza all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS.

Se poi il soggetto irregolare fosse riconducibile ad imprese di movimentazione attive nel Centro siffatta penalità si assocerà alle altre conseguenze previste dalla presente circolare in capo all’impresa e al lavoratore.

La reiterazione del comportamento comporterà la sospensione della tessera del Cliente Acquirente/del Fornitore per un mese, periodo lungo il quale sarà vietato al titolare e ai suoi dipendenti di accedere ma non di acquistare merce tramite terzi.

10. CONSEGUENZE DELL’EVENTUALE DINIEGO DI ESIBIZIONE/CONSEGNA DELLA TESSERA D’ACCESSO AL CENTRO

Laddove CAAT avesse necessità di procedere alla verifica del badge di accesso al Centro -anche ai fini all’eventuale suo ritiro- nei confronti di un soggetto comunque rinvenuto entro il perimetro del CAAT sarà preciso obbligo di questi di procedere con l’esibizione e la consegna del badge stesso.

In caso di rifiuto egli sarà soggetto -in caso d’identificazione- all’applicazione della penalità di Euro 250,00 da corrispondersi entro il termine di giorni 15 a pena della sospensione della tessera per un mese, nel quale non potrà accedere al Centro per nessun motivo.

Per anticipare lo sblocco della tessera il titolare del badge potrà versare a CAAT una penale di euro 500.

In caso di mancata presentazione/consegna del badge e/o di sua mancata identificazione sarà in ogni caso facoltà di CAAT di allontanare immediatamente il soggetto dal Centro, riservata a CAAT la facoltà di chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine e di procedere a denuncia presso le autorità competenti.

11. BLOCCO TEMPORANEO DI TUTTE LE TESSERE EMESSE ALLE IMPRESE DI SERVIZI ESTERNE, SU RICHIESTA DELLE IMPRESE COMMERCIALI E DI SERVIZI INSEDIATE AL CAAT

In ragione del fatto che presso il CAAT la portineria è operativa 24 ore su 24 e alla necessità di CAAT di controllare in modo capillare gli accessi ai varchi, viene a tempo indeterminato bloccato ogni badge in precedenza rilasciato da CAAT a Fornitori di Servizi non collocati presso il Centro.

Chiunque di tale categoria necessiti di accedere alla struttura mercatale dovrà preventivamente fermarsi in portineria, dichiarando/documentando a sua esclusiva responsabilità il motivo dell’accesso, il numero e il nome delle persone di cui viene richiesto l’accesso e il luogo/i ove si deve recare, qualora il servizio per cui si richiede l’accesso venga reso a più soggetti. CAAT potrà in ogni momento procedere a controlli. Qualora risultassero, a insindacabile giudizio di CAAT, violazioni rispetto a quanto dichiarato o comportamenti irrispettosi del Regolamento di Centro, da quel momento in seguito CAAT rifiuterà l’accesso al Centro del Fornitore di Servizi, riservandosi ogni più ampia tutela in merito.

Siamo certi che avrete adeguatamente colto, leggendo quanto precede, la gravità dei comportamenti che s’intendono debellare e che, quindi, condividiate tutti la necessità di collaborare a fronte di fenomeni che, peraltro, generano un pesante effetto di concorrenza sleale a carico delle molte imprese oneste e rigorose operanti nel Mercato.

Mi auguro che siffatte misure non abbiano ad applicarsi, nel senso che non se ne dia il caso, nei Vs. riguardi.

In difetto non posso che sottolineare, risultato vano ogni monito bonario in precedenza assunto, come CAAT dovrà procedere con adeguata fermezza.

Distinti saluti.

Il Presidente

Geom. Giuliano Manolino