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LAVORO, CULTURA DELLA LEGALITÀ, RESPONSABILITÀ al centro della Tavola Rotonda voluta dal CAAT e svoltasi oggi mercoledì 14 maggio 2025 presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino.
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Molti i rappresentanti delle istituzioni e gli addetti ai lavori presenti oggi in una gremita Sala delle Colonne presso il Comune di Torino, dove la Tavola Rotonda – ideata dal CAAT Centro Agro Alimentare di Torino e sapientemente moderata da Filomena Greco giornalista del Sole24ORE – ha visto lo svolgersi di una mattina di sensibilizzazione sui temi legati al lavoro, per fare cultura della legalità e per cercare strumenti condivisi che possano qualificare questo polo dal punto di vista sociale e valorizzare un asset economico importante.

 

L’evento si è prefissato l’obiettivo di coinvolgere la Città e i principali attori per fare luce non solo sulla presenza di fenomeni di irregolarità nel mercato del lavoro, ma anche sulla consapevolezza collettiva di voler affrontare tali criticità in maniera condivisa e con strumenti esistenti e nuovi per tutelare imprese e lavoratori.

 

Hanno partecipato alla Tavola Rotonda membri delle istituzioni, manager e rappresentanti di enti e organizzazioni, nonché stakeholder del settore agroalimentare.

I relatori che hanno preso parte al confronto sono stati:

Fabrizio Galliati, presidente del CAAT

Enzo Pompilio D’Alicandro, coordinatore della Consulta per la Legalità della CCIAA

Giuseppe Formichella, segretario generale della Città Metropolitana di Torino

Federico Bellono, segretario generale della CGIL di Torino

Fabrizio Bontempo, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro

Paolo Merci, vice presidente di Italmercati.

 

 

Ha aperto i lavori, portando i saluti della Città, la vice sindaco Michela Favaro che ha sottolineato l’importanza di dare valore alla legalità a partire dalle istituzioni, sfida che necessita di una rete compatta nella quale ognuno di noi deve fare la propria parte per ottenere risposte concrete.

Il CAAT risulta essere una porta d’accesso importante per una prima forma di lavoro per parte della popolazione “fragile” e di culture e provenienze diverse, la cui tutela è fondamentale.

Commenta la vice sindaco Favaro: “La tutela della legalità nel mondo del lavoro e in particolare nel settore agroalimentare – spiega – è un tema di importanza strategica, sia a monte, vigilando su aspetti come la corretta gestione degli appalti, sia rispetto ai controlli successivi per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e la dignità del lavoro. Occorre rafforzare la collaborazione tra istituzioni nel contrasto allo sfruttamento lavorativo e nella promozione della legalità. Garantire condizioni di lavoro giuste e sicure è essenziale per tutelare la dignità di ogni persona e proteggerne i diritti”.

 

Una mattinata alla presenza di un ampio pubblico interessato e competente è stata teatro del primo appuntamento voluto dal CAAT e patrocinato dalla Città di Torino sul tema del lavoro, della legalità e della responsabilità nell’agroalimentare.

Partendo dal riconoscimento di un sistema complesso con problematiche molto articolate tipiche del settore, in considerazione anche della condizione di lavoro notturno, si è evidenziata l’importanza di portare un faro ad illuminare questa complessa realtà. È necessario l’utilizzo di strumenti per contrastare questi aspetti di illegalità che inevitabilmente esistono nel sistema. E soprattutto si è posto un forte accento sul tema della formazione per contrastare il fenomeno, responsabilizzando tutti gli attori del sistema.

 

Commenta il Segretario Generale della Città Metropolitana di Torino Giuseppe Formichella: “L’impegno che le amministrazioni pubbliche possono realizzare in termini di legalità sono dei meriti di carattere generale perché amministrare significa curare interessi; quindi, un’amministrazione guarda al proprio territorio e nel territorio riconosce quelli che sono i limiti e i problemi che il territorio stesso pone. Nel caso del CAAT, una realtà importante della Città Metropolitana di Torino, negli strumenti di prevenzione della corruzione, nei codici etici e in tutti gli strumenti che tendono a consentire condizioni di legalità e a contrastare situazioni di disturbo della stessa, occorre fare rete, occorre quindi una collaborazione di sistema, occorre che alla vigilanza che gli enti territoriali fanno sulle attività degli operatori ci sia al contrario una collaborazione degli operatori stessi rispetto alle amministrazioni pubbliche. Questo possiamo farlo attraverso i piani di prevenzione della “cattiva amministrazione”, possiamo farlo potenziando i codici etici o di comportamento, possiamo farlo anche attraverso quella che è la mediazione culturale o interculturale che consente di avere un codice linguistico e di comportamento e quindi anche etico comune. Se questo è lo sforzo che riusciamo a porre in essere come amministrazione pubblica e come operatori, potremo quindi dire che la legalità è un valore che stiamo coltivando nella realtà dei fatti.”

 

Il vice presidente della rete Italmercati, Paolo Merci ha sottolineato “La Rete Italmercati rappresenta un importante strumento di aggregazione per i mercati nazionali, utile per raggiungere obiettivi comuni.

La strategia messa a punto per intercettare 160 milioni di euro di finanziamenti PNRR ne è la dimostrazione più evidente: ben 19 mercati facenti parte della Rete hanno colto l’opportunità di ottenere fondi importanti per l’ammodernamento delle strutture e per avviare un percorso di transizione digitale ed ambientale.

Inoltre, il coordinamento di Italmercati consente di condividere le buone pratiche che caratterizzano l’attività quotidiana di ciascun mercato.

 

Fabrizio Bontempo, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro dichiara: “La legalità nei rapporti di lavoro non è un concetto astratto, ma un impegno quotidiano che si traduce in scelte concrete. Come consulenti del lavoro, siamo in prima linea nel promuovere il rispetto delle regole e la tutela delle persone, soprattutto nei contesti più complessi come il settore agroalimentare. La sfida è culturale, oltre che giuridica, e richiede alleanze solide tra imprese, istituzioni e professionisti. Iniziative come questa tavola rotonda ci ricordano che solo attraverso un’azione condivisa possiamo costruire filiere etiche, sostenibili e capaci di generare valore per tutti.”

Le parole di Federico Bellono, Segretario Generale CGIL Torino: “Il CAAT è una di quelle realtà dove il tema della legalità è un tema fondamentale, che riguarda i lavoratori, i rapporti di lavoro, i contratti e i livelli contributivi, tutto questo incide sulla sicurezza, ma anche sulle imprese – soprattutto quelle sane – che dentro uno schema di illegalità non possono che subire una concorrenza sleale. Noi siamo disponibili a collaborare, proprio in questi giorni dovremmo arrivare a concludere un protocollo sugli appalti con il Comune di Torino dove ci sarà un invito ad estendere questo protocollo anche alle società controllate e il CAAT, società di diritto privato, ma che svolge una funzione pubblica, è una di queste. Noi siamo disponibili e interessati a unirci e fare delle analisi e per entrare nelle problematiche.”

 

Stefano Cavaglià, Presidente APGO Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli ha commentato: “Da oltre trent’anni l’APGO promuove la legalità e la sicurezza sul lavoro tra i grossisti del CAAT, con un costante impegno nella sensibilizzazione e nella formazione degli operatori.

In collaborazione con partner qualificati, l’associazione organizza corsi su salute e sicurezza, contribuendo a diffondere una cultura del rispetto delle regole come fondamento di un’economia sana e sostenibile.

L’APGO ha, quindi, accolto con favore il percorso di asseverazione delle aziende di movimentazione avviato dall’Ente Gestore del Centro, insieme all’Ispettorato del Lavoro e al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

E’ importante sapere che chi lavora con noi – o per noi – lo fa nel rispetto delle regole, della dignità delle persone e della sicurezza del luogo di lavoro. È un vantaggio competitivo ma è prima di tutto una questione di responsabilità.

Per l’APGO, legalità e sicurezza non sono un costo, ma un investimento strategico che produce valore economico, efficienza operativa e fiducia tra gli attori della filiera agroalimentare.”

 

Gianna Gancia, vice presidente della Commissione Legalità del Consiglio Regionale del Piemonte, ha chiuso gli interventi della mattinata e commentato: “Il Caat è una realtà fondamentale non solo dal punto di vista economico e per la garanzia di un controllo efficace e costante sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti agroalimentari che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole, ma per la sua funzione sociale. In questa che è a tutti gli effetti una città nella città, ogni notte lavorano migliaia di persone per la maggior parte provenienti dal Nordafrica. Ritengo fondamentale che dalle Istituzioni arrivi un supporto fattivo alla legalità e alla formazione attraverso la creazione di percorsi in grado di favorire un approccio al lavoro sano, onesto e sostenibile. Una visione capace di guardare al lungo periodo, sfruttando la peculiarità di un contesto che genera lavoro e attività per soggetti che arrivano da paesi diversi dal nostro. Porre le basi per una migliore regolamentazione crea un’opportunità per l’intero tessuto sociale, aiuta i lavoratori e le famiglie a crescere e a sentirsi parte integrante della città e riduce considerevolmente l’esposizione del settore ai fenomeni criminosi”

 

Il Presidente del CAAT Fabrizio Galliati conclude commentando dopo questa intensa giornata: “Il messaggio che volevamo trasmettere è passato correttamente. Il tema della legalità in un soggetto che ha un profilo economico è molto delicato, stiamo puntando “un faro” sulla legalità che in un mondo ideale non dovrebbe essere necessario accendere ma che abbiamo avuto la volontà di illuminare. Abbiamo deciso di affrontare il tema a viso aperto, cercando sinergie con gli altri attori, consapevoli delle difficoltà tipiche di questa filiera, di un fenomeno che dipende in parte da fattori esogeni e in parte endogeni alla filiera stessa, per utilizzare strumenti “ad hoc”, che siano calati nella nostra realtà.”

 

 

Un primo passo fattivo verso la legalità nell’agroalimentare del territorio.

Grazie a tutti.

 

 

www.caat.it

CS Caat 04/2025

Grugliasco (Torino), 14 maggio 2025

 

 

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