La concezione tradizionale vede i centri agroalimentari come strutture logistiche, caratterizzate da processi prevalentemente logistici e di gestione immobiliare.
Una visione più evoluta li individua anche come hub critico nella creazione e gestione dell’informazione [di settore, di mercato, di filiera, pubblica], come generatori di big data e aggregati significativi di informazioni.
Con questo intervento l’infrastruttura fisica e le operation del CAAT vengono dotate di uno «strato» digitale locale, un layer informativo distribuito in tutte le aree accessibili agli utenti e agli operatori.
Questa architettura dell’informazione e di touchpoint push e pull distribuiti è un passo – relativo alla struttura interna del CAAT: e in realtà tutti i quattro progetti convergono in questo senso, ognuno apportando il proprio contributo – verso la creazione del Digital Twin del CAAT.
Si tratta di un concetto digitale oggi centrale: la progettazione e costruzione di una entità digitale che sia il corrispettivo di quella operante nel real world, dotata di propri processi, di funzionalità operative sia digitali che “fisiche”.